martedì 24 gennaio 2012

Come mi sto allenando?

La filosofia del jogger - diario di un anno di corsa
24 gennaio. Come mio sto allenando? È una domanda fondamentale e che regolarmente ci si dovrebbe porre. La ragione è semplice, ed è che se dall’analisi sull’attività svolta in un certo lasso di tempo emergono degli errori che sono stati commessi, si cercherà evidentemente di evitarli in futuro, facendo tesoro dell’esperienza fatta. Il principio, come si vede, è semplicissimo, ma malgrado ciò sono innumerevoli i casi di chi si ostina ad allenarsi in un certo modo ottenendo risultati controproducenti, quando addirittura non dei problemi fisici. “Errare humanum est, ma perseverare diabolicum!”, recita l’antico adagio.
Chiediamoci allora: le distanze che percorro sono corrette? Le scarpe vanno davvero bene, o c’è qualche problema che persiste? Dovrei velocizzare un po’ di più l’allenamento? I luoghi in cui corro sono ideali o posso trovarne di migliori? Sto accumulando troppa stanchezza? Perché non miglioro? Ecco, queste sono alcune domande che ci si potrebbe fare per migliorarsi e, soprattutto, non incorrere in qualche problema fisico.
Utile in questi casi, è la redazione costante di un “Diario di bordo” nel quale si annoteranno non solo le distanze e i tempi, ma anche i progressi, le difficoltà, le impressioni, e quant’altro. Il Diario aiuta non solo a chiarire e dunque a focalizzare meglio le situazioni, ma anche a conservare traccia del lavoro svolto. Sarà anch’esso un prezioso supporto per guardare retrospettivamente a ciò che si è fatto (e a come lo si è fatto) e quindi per migliorarsi costantemente.

Nessun commento:

Posta un commento